28 febbraio 2021

playbill

Dati Organizzativi
Mezzi di trasporto: pulmino sociale e auto proprie
Chiusura iscrizioni: giovedì 25 feb.
Luogo di ritrovo: park via Corradini, Este
Ora di ritrovo: 7,00
Rientro previsto: 18,30
Difficoltà: EAI
Quota max: 1800 metri
Dislivello salita: 450 metri
Durata: 6 ore
Lunghezza: 12/14 km
Equipaggiamento: giacca a vento o similari, ciaspole, ghette, guanti, occhiali da sole, protezione per il sole, scarponi idrorepellenti, utili i bastoncini.
Presenza acqua: si

Accompagnatori:
Elio Antoniazzi – 334 2203016

















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ciaspolata in Lessinia

Un lungo itinerario che tocca le panoramiche cime del Monte Sparavieri e Monte Tomba, entrambe vicine ai 1800 metri. Il punto di partenza è la stazione turistica di San Giorgio, da dove si inizia il cammino seguendo la strada sterrata che sale dolcemente verso le malghe Gaibana e San Nazaro. Appena superato il bivio per gli edifici della prima, si raggiunge la suggestiva Bocca Gaibana, splendida apertura verso il Gruppo del Carega.
Ripreso il percorso si raggiunge un altro bel punto panoramico oltre i 1700 metri, il bivio della Pozza Morta, da dove la vista inizia ad aprirsi anche verso verso Nord con le vette delle Alpi centrali in lontananza. In questo punto meritano una visita sia la cima del Monte Sparavieri, posta proprio sul confine regionale, raggiungibile facilmente salendo il pascolo a destra fino alla sommità contraddistinta da una croce in ferro; in seguito, potremmo scendere verso gli edifici della sottostante malga Gasparine di dietro, dove si può raggiungere in breve il culmine piatto di Cima Mezzogiorno, dove sono ancora ben visibili i basamenti dove erano montati pezzi d'artiglieria della Grande Guerra.

Ritornati alla Pozza Morta si prosegue fino ai Bivio delle Gasparine, per poi tenere la sinistra e circumnavigare il Monte Tomba fino ad intercettare lo stradello che ci permette di raggiungere la sua sommità; una sosta in uno dei due rifugi presenti, il Primaneve e il Monte Tomba, permette agli escursionisti di riprendere fiato ammirando un spettacolare panorama.
La discesa avviene lungo il percorso erboso di dorsale fino alla centralina meteorologica sopra il Passo del Branchetto, dove si scende all'interno della Valletta del Campolevà fino agli edifici di malga; i fischi delle numerose marmotte accompagnano l'escursionista durante la stagione calda, mentre l'innevamento invernale avvolge tutto il territorio come in una fiaba nordica. Dal baito della malga si affianca la vicina stalla e quindi si scende lungo il breve tratto scosceso fino alla piana del Campolevà, dove è presente una “città di roccia” in parte modellata dai militari durante la Prima Guerra Mondiale per ricavarne una particolare trincea in grotta. Le paline del percorso invernale ci accompagnano lungo l'ultimo tratto di percorso fino alla piana di San Giorgio e, in breve, al punto di partenza in località San Giorgio.

Breve video della stupenda giornata

 

Scheda Escursione

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